Aggiornato al "Decreto Caivano" e al codice rosso (2024)
Il volume ricomprende sia i delitti contro la persona previsti dal titolo XII del codice penale, sia quelli contro la famiglia, inseriti nel titolo XI, ma da tempo ritenuti, per ormai consolidata evoluzione interpretativa, lesivi non già dell’istituzione in quanto tale, bensì di autonomi e specifici valori delle singole persone componenti il gruppo familiare. I delitti contro la vita – che costituiscono indubbiamente il nucleo primigenio della parte speciale del codice penale – sono oggetto di particolare interesse: accanto alle tradizionali figure di reato previste dal codice, vengono trattate – pure nei limiti degli obiettivi perseguiti dall’opera – le ipotesi criminose concernenti la tutela penale della vita prenatale, vuoi con riferimento alla protezione del concepito di cui alla normativa sulla interruzione della gravidanza, vuoi in relazione alla tutela dell’embrione di cui alla legge sulla procreazione assistita. Uno spazio rilevante viene dedicato alle riforme novellistiche che hanno modificato negli ultimi anni, l’assetto originario dei delitti contro la persona, in particolare agli aggiornamenti introdotti con la c.d. riforma Cartabia in tema di procedibilità, con il c.d. decreto Caivano per il contrasto alla delinquenza minorile e alla povertà educativa e con la legge n. 238 del 2021 su sfruttamento sessuale dei minori, pedopornografiae stalking; ancora, si è tenuto conto delle novità in materia di omicidio nautico, colpa medica, emergenza sanitaria e tutela del personale sanitario, violenza domestica, doping, analizzando anche le più recenti tendenze giurisprudenziali relative a omicidio preterintenzionale, pornografia domestica, procreazione medicalmente assistita e agevolazione al suicidio, tendenze che come è noto hanno inciso fortemente sia sulla descrizione dei comportamenti punibili, sia sull’estensione della tutela penale dei diversi beni giuridici protetti. Come già accaduto con i precedenti volumi, assieme all’analisi della dottrina si è curata, in generale, la ricostruzione degli orientamenti giurisprudenziali, anche con l’intento di verificare la corrispondenza tra prassi applicativa e finalità di tutela perseguite con le discipline modellate dal legislatore del 1930 e dal legislatore delle successive riforme.