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G.GIAPPICHELLI EDITORE SRL

Istituzioni di diritto pubblico - Cardone

Istituzioni di diritto pubblico - Cardone

Prezzo di listino €38,10 EUR
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In offerta Esaurito
Imposte incluse. Spese di spedizione calcolate al check-out.

Pagine

448

Anno

Febbraio 2024

Autore

Cardone

Collana

Casa Editricie

G.GIAPPICHELLI EDITORE SRL

ISBN

9791221105957

Questo Manuale nasce dall'esperienza, ormai ultraventennale, di docenza universitaria dei suoi Autori. Ma nasce, forse ancor di più, dal sentimento di amicizia che li lega e dalla comune sensibilità che i medesimi hanno scoperto negli anni di avere maturato nello studio e nell'insegnamento del diritto pubblico. Esso rappresenta, dunque, innanzitutto il tentativo di fare ordine e di accordare i suoni in una pluralità di esperienze, di studi, di idee e di convincimenti che si spera possano essere d'aiuto agli studenti e alle studentesse che intraprendono un percorso di formazione universitaria nel campo delle scienze giuridiche, politiche ed economiche, quindi a coloro che frequentano innanzitutto, ma non solo, le scuole o le facoltà di giurisprudenza, scienze politiche ed economia del nostro sistema universitario. Proprio da tale unità d'intenti è nata, innanzitutto, la scelta per il titolo, Istituzioni di diritto pubblico, che richiama la gloriosa tradizione della giuspubblicistica italiana, ma che a chi scrive pare giustificata oggi, non meno di ieri, dalla necessità di ribadire l'unitarietà del metodo nello studio del diritto pubblico. A fronte della sempre maggiore complessità che caratterizza gli ordinamenti pluralistici contemporanei, infatti, acquisire fin dai primi passi della formazione giuridica la consapevolezza della matrice storicamente e concettualmente unitaria del diritto pubblico italiano, e per molti versi europeo, rappresenta la maniera più efficace per comprendere in chiave unitaria quei contenuti essenziali dell'ordinamento costituzionale che costituiscono l'imprescindibile sfondo la cui conoscenza è necessaria per poter affrontare le difficili questioni poste non solo dai vari rami dell'or¬dinamento medesimo, ma anche dai fenomeni che trasversalmente li attraversano, come, per fare alcuni esempi, l'erompere del diritto internazionale e dell'Unione europea, la crisi dell'unità e dell'autonomia della comunità politica, la rimodulazione del rapporto tra diritto pubblico e privato, la crescente delegittimazione dei pubblici poteri, l'affermarsi dei poteri privati, l'impatto della scienza e della tecnica. Tutti questi fenomeni, uniti al ricordato carattere pluralistico - e, quindi, inevitabilmente frammentato - degli ordinamenti contemporanei, rendono sempre più difficile individuare quali sono i soggetti che decidono i contenuti che la convivenza civile e politica tra gli individui assume in un determinato momento storico e in un dato territorio per rispondere alle esigenze, sempre mutevoli, dei tempi. Così come è sempre meno immediato comprendere quali sono le forme - e, quindi, le garanzie, innanzitutto democratiche - con cui queste decisioni vengono prese e quali responsabilità esse generano in capo a chi le prende. Per questo motivo, nel condiviso convincimento che la ricerca delle risposte a queste domande possa essere un utile viatico per lo studio del diritto pubblico e delle questioni essenziali che esso pone, la trattazione degli argomenti affrontati nei vari Capitoli è accompagnata dal ricorrere di una domanda: Chi decide? Tale interrogativo, infatti, si è affermato come ineludibile nello studio di tutte le principali tematiche del diritto pubblico. Chi decide nei rapporti internazionali? Chi decide all'interno dell'Unione europea e quale sovranità rimane agli Stati membri? E dentro l'ordinamento repubblicano: Chi decide nei rapporti tra Stato, Regioni ed autonomie locali? Chi decide tra Parlamento e Governo nelle dinamiche della forma di governo parlamentare? Chi decide sul significato da attribuire alle norme dell'ordinamento nelle fitte relazioni tra amministrazione, giudici, Corte costituzionale e Parlamento?
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